#insiemesiamosuperba
Oltre che una grande antropologa, Margaret Mead fu anche uno straordinario personaggio, dalla vita intensa e anticonformista.
Come personaggio pubblico si interessò di razzismo, identità di genere, cultura, giustizia, educazione, salute e nutrizione, psicologia evolutiva, femminismo, emancipazione sociale delle minoranze, spiritualità e sovrappopolazione.
Credeva che fossero gli aspetti culturali a portare al razzismo, alle intolleranze, alle guerre, a causa di pregiudizi appresi, e che i membri di una società potevano/dovevano lavorare insieme per modificare i loro pregiudizi e costruire nuove istituzioni. Il suo slogan in proposito era: “Never doubt that a small group of thoughtful, committed citizens can change the world.”
In una società sempre più pessimista riguardo alle capacità umane di cambiamento, lei insisteva sull’importanza di favorire e supportare tale motivazione nelle persone di buona volontà.
Si poteva imparare dagli altri popoli: le diversità umane sono una grande risorsa, pensava la Mead, non un ostacolo, e gli esseri umani sono tutti in grado di apprendere ed insegnare l’un l’altro.