Nilo Pacenza - Consulente

Da Ztl a Zlt, Carpi libera dal traffico

Sulla discussione in corso nella nostra città se pedonalizzare o meno porzioni più ampie del Centro Storico, è partita la lotta che vede da un lato l’Amministrazione Comunale e dall’altra in primis gli esercenti (negozi e locali per semplificare), e a seguire i residenti.

La dico chiara subito per togliere ogni dubbio. Il centro di Carpi va ciclo-pedonalizzato domattina, anzi ieri. Senza alcuna gradualità, esteso almeno fino ai confini delle antiche mura di Carpi, per restituire alla città il valore del borgo che abbiamo perduto totalmente, trasformando il cuore della città nei decenni in una sorta di passeggio senza alcun interesse, senza nessun angolo che possa attirare davvero l’attenzione del visitatore che si ritrova nella sostanza a partire da Piazza Garibaldi, percorrere circa 500 mt. fino a Piazza Martiri, arrivare davanti al Duomo e a quel punto se va bene visita in Chiesa con tanto di preghiera occasionale, se va benissimo ci scappa anche un gelato, poi si torna indietro e arrivederci alla prossima volta (fra giorni, mesi, anni).

L’ho detta così a scanso di equivoci, perchè magari qualcuno potrebbe pensare che lo scopo di questi modesti articoli sia solo quello di contrastare le scelte del Comune in modo fazioso e ideologico.

L’ intenzione è giusta, ma senza una visione in prospettiva e un’idea chiara sul ruolo del centro storico rispetto alla Città di Carpi, rimane solo una provocazione senza senso.

Partiamo dalla criticità.

Chi abita in centro dovrà pure recarsi a casa dopo il lavoro, o semplicemente andare a fare la spesa. E qui cominciano i problemi. Ci sono periodi della settimana in cui l’accesso potrebbe essere riservato a chi ha un garage, ma servono comunque almeno due parcheggi fatti bene a servizio esclusivo dei residenti e degli esercenti edei loro collaboratori.

Penso per esempio alla Meridiana che potrebbe aumentare la sua capacità con un multipiano o con un interrato. O all’area dismessa su Via E.De Amicis ex Cantina ormai da anni in disuso. Per l’area opposta invece (direzione Sud rispetto a Piazza Martiri) l’unica alternativa è riservare ai residenti e agli esercenti tutti i parcheggi su via Cavallotti, via Carducci e via Nicolo Biondo.

Sono solo ipotesi, ma andrebbero riscontrate con i numeri effettivi del fabbisogno, non si può ignorare l’esigenza (per quanto io possa pensare che a Carpi l’automobile sia pressochè un mezzo inutile) di chi abita e lavora (investe) in Centro.

Per le attività io farei un discorso a parte, perchè in questo caso c’è un problema logistico, che ovunque è superato senza grosse defaillance con la micrologistica. I fornitori raggiungono gli esercenti ovunque. Gli orari delle consegne per chi lavora saranno comunque regolamentati in base ai flussi di persone che statisticamente occupano il centro storico, e magari si potrebbe pensare a incentivare chi consegna con mezzi eco-sostenibili.

Per l’utenza residente fuori dal centro o da fuori città, non sarà un dramma lasciare l’automobile in zona Via 3 Febbraio, dove si potrebbe potenziare e regolamentare la sosta con sistemi tipo EasyPark (pagamento tramite app) ed estendere l’area parcheggi fino ai mostri di cemento dell’autostazione, un area ampiamente sottoutilizzata e in preda al degrado da troppo tempo.

Di fronte la sede della polizia municipale, che potrebbe essere rasa ala suolo (spostandone gli uffici in una sede più dignitosa) per fare spazio a un maxi parcheggio multipiano, quello si a pochi minuti dal centro.

Perchè proporre ai residenti e ai turisti di parcheggiare al Piazzale delle Piscine può venire e presentarla come soluzione può venire in mente solo a persone che non hanno la minima idea di come funzioni una città fuori dalla Bassa Modenese (e sarebbe già tanto).

In questi percorsi anche le parole sono importanti. Si parla sempre di ZTL che è letteralmente la Zona a Traffico Limitato, invece secondo me dovremmo cambiare linguaggio, girarla in positivo e parlare di Zona Libera dal Traffico. Traformiamo i limiti in libertà e da lì mettiamo sul tavolo una politica di visione che può volare alto.

Parliamo per esempio di libertà per gli esercenti di fare musica dal vivo negli spazi preposti e durante il week end, senza bisogno di troppe scartoffie e percorsi a ostacoli.

Parliamo di libertà nella gestione degli spazi comuni, incentivando il networking tra esercenti e costituendo un vero ufficio di marketing territoriale che coinvolge (a pagamento e non in amicizia) un tavolo di consulenti del territorio e non, che sia un punto di riferimento costante per tutti gli operatori del centro storico che cercano soluzioni innovative per la propria attività

Promuoviamo i giorni del silenzio a tutela dei residenti, periodi della settimana o del mese in cui non sia possibile arrecare alcun tipo di disagio a chi vive in centro, magari promuovendo iniziative alternative come reading nei locali o piccoli spettacoli teatrali.

Agevoliamo l’apertura attraverso bandi di negozi di prossimità che possano insediarsi in tutte le vie del centro, soprattutto in quelle aree che saranno finalmente libere dal traffico e quindi raggiungibili dal pubblico senza rischi e in modo piacevole.

Liberiamo i grandi spazi dalla rigidità e rendiamoli fruibili e polifunzionali, facciamo un concorso internazionale per ridisegnare strade e vicoli e riportarli alla luce di un tempo che neanche ricordiamo più.

Liberiamo il centro dalle macchine e portiamoci le bici, i monopattini, i pattini a rotelle, le carrozzine, basta che in tutte le direzioni i collegamenti siano perfetti, tracciati, chiari, visibili a tutti, mappati e soprattutto sicuri.

Senza andare oltre, immaginatevi alla fine quanto spazio nuovo avremmo a disposizione per noi e per le nostre famiglie, quanto sarebbe bello passeggiare in tutte le vie del Centro e magari segnalare con una foto cosa c’era in quell’angolo che non vedevate da quando eravate bambini.

Immaginate di lasciare i nostri figli, ragazze e ragazzi liberi (ancora una volta) di scorazzare per il centro Storico senza pericoli, alla scoperta di uan città nuova che diventerà finalmente la loro città .

Immaginate se quelle strade dove oggi girano e parcheggiano macchine rumorose e inquinanti, diventassero spazi pubblici pavimentati e ricoperti di verde e arredo urbano. E poi sentire da ogni vicolo un profumo, un suono amichevole, un vociferare di persone che tornano a vivere Carpi e poi dire che così non l’avevate mai vista.

Stefania Bellei

Lorem Ipsum is simply dummy text of the printing and typesetting industry. Lorem Ipsum has been the industry’s standard dummy text ever since the 1500s, when an unknown printer took a galley of type and scrambled it to make a type specimen book. It has survived not only five centuries, but also the leap into electronic typesetting, remaining essentially unchanged. It was popularised in the 1960s with the release of Letraset sheets containing Lorem Ipsum passages, and more recently with desktop publishing software like Aldus PageMaker including versions of Lorem Ipsum.

Scheda Cliente »

FirSystem

Lorem Ipsum is simply dummy text of the printing and typesetting industry. Lorem Ipsum has been the industry’s standard dummy text ever since the 1500s, when an unknown printer took a galley of type and scrambled it to make a type specimen book. It has survived not only five centuries, but also the leap into electronic typesetting, remaining essentially unchanged. It was popularised in the 1960s with the release of Letraset sheets containing Lorem Ipsum passages, and more recently with desktop publishing software like Aldus PageMaker including versions of Lorem Ipsum.

Scheda Cliente »

scheda n *0

Lorem Ipsum is simply dummy text of the printing and typesetting industry. Lorem Ipsum has been the industry’s standard dummy text ever since the 1500s, when an unknown printer took a galley of type and scrambled it to make a type specimen book. It has survived not only five centuries, but also the leap into electronic typesetting, remaining essentially unchanged. It was popularised in the 1960s with the release of Letraset sheets containing Lorem Ipsum passages, and more recently with desktop publishing software like Aldus PageMaker including versions of Lorem Ipsum.

Scheda Cliente »

Le Ragazze

Lorem Ipsum is simply dummy text of the printing and typesetting industry. Lorem Ipsum has been the industry’s standard dummy text ever since the 1500s, when an unknown printer took a galley of type and scrambled it to make a type specimen book. It has survived not only five centuries, but also the leap into electronic typesetting, remaining essentially unchanged. It was popularised in the 1960s with the release of Letraset sheets containing Lorem Ipsum passages, and more recently with desktop publishing software like Aldus PageMaker including versions of Lorem Ipsum.

Scheda Cliente »

Cadica

Lorem Ipsum is simply dummy text of the printing and typesetting industry. Lorem Ipsum has been the industry’s standard dummy text ever since the 1500s, when an unknown printer took a galley of type and scrambled it to make a type specimen book. It has survived not only five centuries, but also the leap into electronic typesetting, remaining essentially unchanged. It was popularised in the 1960s with the release of Letraset sheets containing Lorem Ipsum passages, and more recently with desktop publishing software like Aldus PageMaker including versions of Lorem Ipsum.

Scheda Cliente »

Gruppo 8

Lorem Ipsum is simply dummy text of the printing and typesetting industry. Lorem Ipsum has been the industry’s standard dummy text ever since the 1500s, when an unknown printer took a galley of type and scrambled it to make a type specimen book. It has survived not only five centuries, but also the leap into electronic typesetting, remaining essentially unchanged. It was popularised in the 1960s with the release of Letraset sheets containing Lorem Ipsum passages, and more recently with desktop publishing software like Aldus PageMaker including versions of Lorem Ipsum.

Scheda Cliente »